Alcuni nostri studenti, in aula, ci hanno chiesto se era utile un coaching per avere una crescita personale e professionale in poco tempo.
Siamo rimasti allibiti nell’ascoltare una tale richiesta.
Però, ammettiamo che oggi nel mondo della formazione professionale, tutto questo sembra una pallina impazzita in cui non si conoscono non solo i fondamentali ma i perimetri dove traghettare alcuni semplici conoscenze per migliorare alcune conoscenze e valori nelle persone che escono dall’aula.
Inizio.
Iniziamo ad affermare che oggi in Italia non esiste un albo dei Coach; quindi qualunque soggetto può definirsi un coach senza nemmeno avere le basi di un qualcosa che non è normato nel nostro ordinamento.
Non solo, ma le persona che sposa la volontà di intraprendere un percorso con un coach può conoscere la spesa che deve e dovrà affrontare nei prossimi mesi ma non potrà conoscere se quel servizio acquistato gli procurerà un beneficio.
Il coach serve?
Quando una persona chiede questo intervento spesso, che non è sempre, pensa di trovare una soluzione da un altro soggetto affinché risolva un problema.
Un esempio che spesso abbiamo riscontrato nelle richieste che ci venivano fatte era poter migliorare il proprio fatturato o migliorare le capacità di vendita utilizzando un soggetto, il coaching, in cui non solo ne venisse coinvolto nei processi aziendali me ne risolvesse anche i risultati.
Niente di più falso.
Questo purtroppo non può garantire quanto sopra espresso, ma il coach parla un’altra lingua in fatto di successi e di coinvolgimento delle parti.
Il coach secondo una scuola illustre non si sostituisce alla persona ma evidenzia alcuni comportamenti che trova insoddisfacenti nel raggiungimento dei risultati.
Or dunque si cerca di correggere alcuni comportamenti che in realtà sono più modi di fare della persona che sono abitudini ancestrali e complesse che diventano difficili da superare.
Allora vi è una soluzione?
Una soluzione a nostro avviso è cominciare ad applicare un piccolo sforzo senza dover richiedere o rigenerare comportamenti che difficilmente potranno cambiare in poche settimane.
A meno che un allievo sia interessato ad un aspetto ludico, allora quello non riguarda più un concetto di trovare soluzioni e risposte alle nostre incertezze o fallimenti, ma semplicemente provare a divertirsi.