E’ così difficile autovalutarsi nel proprio percorso lavorativo?

E’ così difficile autovalutarsi nel proprio percorso lavorativo?

Autovalutarsi nel proprio percorso lavorativo può essere complesso per diverse ragioni.

Le ragioni che riscontriamo più ovvie sono basate che il nostro pensiero non pregiudica aperture e confronti con altri, ma solamente poter esprimere il proprio punto di vista affermandolo in modo coriaceo.

Alcune delle principali difficoltà includono:
  1. Bias Cognitivi: Le persone possono essere inclini a giudicare se stesse in modo troppo severo o troppo indulgente. Ad esempio, l’effetto Dunning-Kruger può portare individui con competenze limitate a sovrastimare le proprie abilità, mentre altri possono sottovalutare i propri talenti.
  2. Mancanza di Feedback Obiettivo: Senza un riscontro esterno da parte di colleghi, superiori o mentori, può essere difficile ottenere una visione chiara delle proprie prestazioni e aree di miglioramento, anche se noi stessi dobbiamo accettare l’idea di ascoltare altre idee.
  3. Emozioni e Autostima: Le emozioni personali e l’autostima possono influenzare la capacità di valutarsi in modo oggettivo. Le persone possono sentirsi scoraggiate da errori o fallimenti, oppure esaltate da successi, entrambi influenzando la percezione del proprio percorso lavorativo.
  4. Prospettiva Limitata: Essendo immersi nel proprio lavoro quotidiano, può essere difficile avere una visione d’insieme delle proprie realizzazioni e del progresso fatto nel tempo.
  5. Pressioni Esterne: Aspettative e pressioni da parte di colleghi, famiglia o della società possono distorcere la propria autovalutazione, rendendo difficile mantenere un giudizio equilibrato.
  6. Mancanza di Strumenti e Conoscenze: Senza strumenti adeguati o una metodologia strutturata per l’autovalutazione, come l’uso di obiettivi SMART o feedback a 360 gradi, è facile perdere di vista gli aspetti più critici della propria performance.
Per superare queste difficoltà, alcune strategie utili includono:
  • Chiedere Feedback Regolare: Sollecitare input da colleghi, superiori e mentori può fornire una prospettiva esterna preziosa.
  • Tenere un Diario di Lavoro: Documentare le proprie attività, successi e sfide aiuta a riflettere sul proprio percorso nel tempo.
  • Stabilire Obiettivi Chiari e Misurabili: Definire obiettivi specifici e monitorare i progressi aiuta a valutare in modo più obiettivo le proprie prestazioni.
  • Formazione e Crescita Personale: Investire in formazione continua e sviluppo personale per migliorare le proprie competenze e acquisire nuove prospettive.
  • Auto-Compassion: Praticare l’auto-compassione e riconoscere che tutti commettono errori può ridurre l’autocritica eccessiva e favorire una valutazione più equilibrata.

Utilizzando questi approcci, è possibile rendere l’autovalutazione un processo più preciso e costruttivo, migliorando la propria crescita e soddisfazione professionale.

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