Autovalutarsi nel proprio percorso lavorativo può essere complesso per diverse ragioni.
Le ragioni che riscontriamo più ovvie sono basate che il nostro pensiero non pregiudica aperture e confronti con altri, ma solamente poter esprimere il proprio punto di vista affermandolo in modo coriaceo scegliendo il nostro percorso lavorativo.
Alcune delle principali difficoltà includono:
- Bias Cognitivi: Le persone possono essere inclini a giudicare se stesse in modo troppo severo o troppo indulgente. Ad esempio, l’effetto Dunning-Kruger può portare individui con competenze limitate a sovrastimare le proprie abilità, mentre altri possono sottovalutare i propri talenti.
- Mancanza di Feedback Obiettivo: Senza un riscontro esterno da parte di colleghi, superiori o mentori, può essere difficile ottenere una visione chiara delle proprie prestazioni e aree di miglioramento, anche se noi stessi dobbiamo accettare l’idea di ascoltare altre idee.
- Emozioni e Autostima: Le emozioni personali e l’autostima possono influenzare la capacità di valutarsi in modo oggettivo. Le persone possono sentirsi scoraggiate da errori o fallimenti, oppure esaltate da successi, entrambi influenzando la percezione del proprio percorso lavorativo.
- Prospettiva Limitata: Essendo immersi nel proprio lavoro quotidiano, può essere difficile avere una visione d’insieme delle proprie realizzazioni e del progresso fatto nel tempo.
- Pressioni Esterne: Aspettative e pressioni da parte di colleghi, famiglia o della società possono distorcere la propria autovalutazione, rendendo difficile mantenere un giudizio equilibrato.
- Mancanza di Strumenti e Conoscenze: Senza strumenti adeguati o una metodologia strutturata per l’autovalutazione, come l’uso di obiettivi SMART o feedback a 360 gradi, è facile perdere di vista gli aspetti più critici della propria performance.
Per superare queste difficoltà, alcune strategie utili includono:
- Chiedere Feedback Regolare: Sollecitare input da colleghi, superiori e mentori può fornire una prospettiva esterna preziosa.
- Tenere un Diario di Lavoro: Documentare le proprie attività, successi e sfide aiuta a riflettere sul proprio percorso nel tempo.
- Stabilire Obiettivi Chiari e Misurabili: Definire obiettivi specifici e monitorare i progressi aiuta a valutare in modo più obiettivo le proprie prestazioni.
- Formazione e Crescita Personale: Investire in formazione continua e sviluppo personale per migliorare le proprie competenze e acquisire nuove prospettive.
- Auto-Compassion: Praticare l’auto-compassione e riconoscere che tutti commettono errori può ridurre l’autocritica eccessiva e favorire una valutazione più equilibrata.
Utilizzando questi approcci, è possibile rendere l’autovalutazione un processo più preciso e costruttivo, migliorando la propria crescita e soddisfazione professionale.